martedì 6 marzo 2012

La cucina tipica di Comacchio


Anguilla in umido (faggianip)
Comacchio, attraverso i suoi piatti caratteristici, trasmette in pieno l’amore per il buon cibo tipico dei romagnoli. Tra le pietanze a base di pesce nessun turista può andarsene dalle Valli senza aver assaggiato l’anguilla! Nei dintorni della Piccola Venezia, tra i paesini in cui si svolgono le sagre estive, si può gustare anche la cucina ferrarese.

Possiamo definirla la regina delle Valli di Comacchio per l’abbondanza nelle acque locali: l’anguilla dà luogo anche a una celebre sagra che si svolge nel periodo autunnale, quando il pesce maturo dà il meglio di se. La si può gustare in diversi modi: marinata, ai ferri o in umido. Ognuno di questi coincide con un periodo dell’anno. Ad esempio, è abitudine tra le famiglie cucinare l’anguilla in umido nei giorni immediatamente precedenti il Natale.

Anche i piatti tipici dei sette lidi sono a base di pesce, appena pescato e riportato dai pescatori locali: cozze, vongole, seppie e altre specie acquatiche che danno vita a pietanze imperdibili.

Nei dintorni di Comacchio, fino a sconfinare nel territorio ferrarese, possiamo trovare alcuni cibi che rispecchiano appieno la passione dei romagnoli per il cibo, come il caratteristico pane chiamato Coppia Ferrarese. Il culto della piadina è presente anche da queste parti, con molte piadinerie che offrono uno spuntino niente male! Sempre nel ferrarese è particolarmente diffusa la salamina da sugo, preparata con le parti povere del maiale.

Se la scelta del soggiorno a Comacchio o lungo i sette lidi riguarda la bella stagione, in estate non mancano le piccole e grandi sagre che propongono i prodotti tipici. Le lumache si amano o si odiano: di certo sono l’anima portante di alcune feste paesane, specialmente nei mesi estivi.

Infine, meritano un’attenzione particolare i vini che accompagnano le portate locali. Si può scegliere l’ottimo Bosco Eliceo Doc, particolarmente indicato per i piatti a base di anguilla.

Quale che sia la stagione scelta per soggiornare a Comacchio, troverete molti ristoranti specializzati nella cucina tradizionale. Prenotate una visita agli immobili in vendita, telefonicamente o online: riceverete un buono sconto per un ristorante del Lido delle Nazioni. Se decidete di comprate l’abitazione, poi, il buono comprenderà anche l’ingresso a un centro benessere!

mercoledì 15 febbraio 2012

Perché acquistare una casa in tempo di crisi




In tempi di ristrettezze economiche e con la crisi finanziaria che sta attanagliando l’Italia, chi dispone di denaro e vuole investirlo trova ottime occasioni con gli immobili. I prezzi delle abitazioni hanno raggiunto dei livelli certamente bassi, simili a quelli del biennio 2003-2004. Il mercato immobiliare sta vivendo una fase di stallo dovuta anche ai mutui difficilmente elargiti dalle banche. Insomma, la stessa crisi originata dalla bolla immobiliare negli Stati Uniti può essere superata con l’investimento nel mattone. Almeno nel nostro paese!

Negli ultimi anni, cioè dall’origine della crisi in America fino ai giorni nostri, abbiamo assistito a un calo del valore medio delle case di circa il 15-20%. Con differenze tra le zone periferiche e il centro delle principali città: in quest’ultimo caso i costi sono rimasti gli stessi. Il volume complessivo del mercato immobiliare italiano è sceso dalle 800 mila compravendite del 2007 alle 600 mila dell’anno scorso.

Considerando i prezzi, quindi, la casa sembra essere l'investimento che offre le migliori garanzie, dinanzi a un mercato azionario tutt’altro che rassicurante. L’unico ostacolo, tuttavia, sono le difficoltà ad ottenere un mutuo bancario: gli istituti creditizi chiedono sempre più maggiori garanzie.

Ma ipotizziamo che una famiglia italiana abbia una certa disponibilità di denaro da investire: quali sono i motivi per convincerla ad acquistare una casa? Il principale è di carattere opportunistico, visto il momento: l’immobile è una sorta di bene rifugio che non risente dello spread impazzito o dei tassi di inflazione imprevedibili. Poi mancano alternative migliori in quanto i titoli di Stato non garantiscono più, come un tempo, l’assoluta solvibilità. Per non parlare del mercato azionario, diventato un terno al lotto e incomprensibile anche per i broker più esperti.

Di fronte alle inevitabili obiezioni sulla nuova imposta Imu, che per le abitazioni non primarie può raggiungere cifre ragguardevoli, rispondiamo che questa tassa può essere facilmente compensata dall’eventuale affitto a terzi, o da una vendita vantaggiosa del nostro immobile quando il mercato ripartirà.

Insomma, se non volete tenere i vostri risparmi sotto il materasso o rischiare con investimenti finanziari, l’acquisto di una casa è la soluzione migliore!

martedì 20 dicembre 2011

Comacchio, la piccola Venezia d’Italia

Complesso dei Trepponti a Comacchio

Quando parliamo di Comacchio, spesso associamo il nome della località alle famosi valli: terre dalla lunga tradizione peschiera e con un habitat particolare preferito da centinaia di specie acquatiche. Vediamo, invece, cosa rappresenta questa città di circa 23 mila abitanti dal punto di vista storico-artistico e turistico

Prima di tutto un po’ di storia. Dopo esser stata fondata probabilmente dagli Etruschi, Comacchio crebbe sotto l’Esarcato di Ravenna. Entrò a far parte del Ducato di Ravenna, per poi essere annessa allo Stato Pontificio. La favorevole posizione commerciale, grazie al porto fluviale, indusse più volte Venezia ad attaccarla e distruggerla. Elemento caratterizzante di Comacchio è il suo assetto urbanistico: una serie di canali sormontati da ponti, che le hanno fatto guadagnare l’appellativo di “piccola Venezia”.

Il principale monumento è senza dubbio il complesso dei Trepponti. Si tratta di un’elaborata costruzione del 1634, composta da cinque scalinate che sovrastano l’elemento caratteristico della città: l’acqua. Il Duomo, invece, è il luogo di culto principale nonché più antico, risalente all’Alto Medioevo ma con successive modifiche apportate nei secoli successivi. 

Uno sguardo d’obbligo dobbiamo riservarlo alle Valli di Comacchio, l’ampia superficie acquatica meta di escursioni turistiche in ogni periodo. Ogni anno in città si rinnovano due appuntamenti: la Sagra dell’Anguilla e la Fiera Internazionale del Birdwatching. Entrambi a simboleggiare gli elementi caratteristi della zona.

A questo punto bisogna ricordare l’altro tratto identitario di Comacchio, cioè il turismo balneare. I sette lidi offrono ottime spiagge, che ben si abbinano con il Parco Regionale del Delta del Po. Il più antico è Porto Garibaldi, risalente al 1919 in onore dello sbarco dell’Eroe dei due mondi avvenuto 70 anni prima; l’ultimo in ordine cronologico è il Lido di Volano. Gli altri lidi di Comacchio sono: Lido degli Estensi, Lido di Spina, Lido delle Nazioni, Lido di Pomposa e Lido degli Scacchi.

Comacchio è una realtà turistica con diverse caratteristiche e attrazioni, come risulta dall’afflusso turistico in tutte le stagioni. Le strutture turistiche disponibili per un soggiorno in città si prestano alle esigenze della clientela e alla disponibilità economica. Godetevi una vacanza alla scoperta di Comacchio e del suo comprensorio, con gli immobili proposti dall'Agenzia Immobiliare Francia: rimarrete senz'altro colpiti dalle particolarità geografiche e storico-artistiche!

venerdì 2 dicembre 2011

Il Parco del Delta del Po

Vista panoramica delle Valli di Comacchio

Ci sono zone d’Italia che raccontano una storia a se stante. Oggi vogliamo parlare del Parco del Delta del Po, una vasta area protetta di circa 18 mila ettari nel ferrarese, comprendente anche una parte di Veneto in provincia di Rovigo. Come suggerisce il nome, il parco include l’intera foce del fiume, compreso il delta storico in Romagna, ma in realtà è molto più: un luogo in cui praticare diverse attività turistiche. E perché no, essere la meta ideale per una vacanza “alternativa”, non molto distante dalla Riviera romagnola.

Da tempo è nota l’importanza dell’area per i diversi habitat naturali, che favoriscono la coabitazione di molte specie animali, tra mammiferi e uccelli. Soltanto nel 1998 le autorità regionali hanno trasformato il Delta del Po in un parco. Anche l’Unesco, nella continua attività di valorizzazione degli spazi naturali, nel 1999 l’ha dichiarato Patrimonio dell’Umanità.

Quali sono le particolarità del Parco del Delta del Po, tanto da alimentare un costante afflusso turistico e un boom nell’affitto di immobili? Un termine spesso associato a questa zona è il birdwatching, cioè la passione nell’osservare le specie di uccelli presenti nel parco. Gli strumenti per farlo sono pochi ed economici: un binocolo, una buona conoscenza ornitologica e tanta, tanta pazienza! Oltre ciò, il Delta del Po offre l’opportunità di fare trekking o percorrere i sentieri con la mountain bike. Non dimentichiamo, poi, che siamo in riva al mare e si può navigare lungo la costa, ammirando i paesaggi da un altro punto di vista.

Venendo alla parte del parco più vicina a noi, consigliamo durante l’estate di soggiornare a Comacchio e nei sette lidi: terre dedite al turismo balneare con spiagge attrezzate per gli sport acquatici.

L’Agenzia Immobiliare Francia vanta una lunga esperienza nell’affitto di case e appartamenti, a pochi metri dalla spiaggia e con prezzi da cogliere al volo. Se la zona descritta suscita in voi particolare interesse, potete acquistare seconde case a prezzi abbordabili: soluzione di gran lunga migliore per chi decide di venire qui tutti gli anni!

venerdì 4 novembre 2011

Cedolare secca per gli affitti: come funziona e perché conviene

Negli ultimi mesi si è parlato molto della cedolare secca applicata agli affitti. Nonostante la nuova tassa sia un modo faciliti la vita ai proprietari, la confusione è ancora tanta. Noi dell'Agenzia Immobiliare Francia vogliamo fare un po’ di chiarezza su un argomento che sicuramente interessa chi vuole acquistare un immobile come investimento.

Il Decreto legislativo n.23 del 14 Marzo 2011 legifera in materia di federalismo fiscale e contiene, tra le altre norme, anche quella per la tassazione alternativa dei redditi derivanti dall’affitto delle abitazioni, cioè la cedolare secca. È un regime impositivo agevolato rispetto alla procedura tradizionale, ma non tutti vi rientrano.

Diciamo subito che possono usufruire della cedolare secca solo le persone fisiche con diritto di proprietà, o coloro che esercitano un altro diritto reale di godimento su un’abitazione; restano fuori coloro che agiscono nell’esercizio di un’attività di impresa, o arti e professioni.

La cedolare secca rappresenta il 21% del canone di locazione annuo stabilito tra le parti, cioè l’affitto. Scende, invece, a un’aliquota del 19% per i canoni concordati; soluzione piuttosto frequente nei Comuni densamente abitati o con scarsa disponibilità di alloggi.

Per meglio comprendere le potenzialità della cedolare secca per la semplificazione burocratica e il risparmio di denaro, vediamo la regolamentazione ordinaria e le relative spese. I proprietari di immobili che danno in affitto un’abitazione devono pagare:
Irpef, oltre alle addizionali regionali e comunali
Imposta di registro per il contratto di locazione, equivalente al 2% del canone annuo d’affitto
Imposta di bollo, corrispondente a 14,62 € per ogni foglio.

Nei contratti in corso già dal primo gennaio 2011 l’applicazione avverrà automaticamente con la dichiarazione dei redditi per il 2011. Riguardo ai nuovi contratti stipulati dopo l’entrata in vigore della cedolare secca, invece, la comunicazione deve avvenire entro trenta giorni dalla firma, in due modi: telematicamente o con modulo cartaceo.

Nel primo caso, usufruendo del Modello Stiria telematico devono sussistere alcuni requisiti:
Il numero dei proprietari (tutti che optano per la cedolare secca) e gli affittuari non deve essere superiore a tre
Deve riguardare una sola unità abitativa che ha al massimo tre pertinenze
L’immobile è già censito con tanto di rendita catastale.

In tutti gli altri casi non rientranti nelle categorie citate si usa il Modello 69 in forma cartacea.
Il versamento della cedolare secca, sia l’acconto sia il saldo, avviene tramite il modello F24. Per l’anno 2011 l’acconto previsto è dell’85% sulla quota complessiva, mentre dal 2012 in poi sale al 95%. All’evidente semplificazione della cedolare secca dal punto di vista burocratico si aggiungono i vantaggi di carattere economico che, tuttavia, dipendono da molti fattori riguardanti il proprietario dell’abitazione.

Considerata la portata dell'intervento normativo diviene assai arduo, per i titolari di abitazioni locate, scegliere la giusta soluzione contributiva, e l'adempimento di tutta la burocrazia a essa collegata. Non a caso l'Agenzia Immobiliare Francia, con il progetto "Casa dolce casa" (sezione locazioni), intende consigliare il locatore per indirizzarlo alla forma contrattualistica più vantaggiosa, scegliere il regime di tassazione meno oneroso e provvedere al disbrigo di tutte le pratiche burocratiche necessarie.